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The Database of the Intentions

A definition:

“The Database of Intentions is simply this: The aggregate results of every search ever entered, every result list ever tendered, and every path taken as a result. It lives in many places, but three or four places in particular hold a massive amount of this data (ie MSN, Google, and Yahoo). This information represents, in aggregate form, a place holder for the intentions of humankind – a massive database of desires, needs, wants, and likes that can be discovered, supoenaed, archived, tracked, and exploited to all sorts of ends. Such a beast has never before existed in the history of culture, but is almost guaranteed to grow exponentially from this day forward. This artifact can tell us extraordinary things about who we are and what we want as a culture. And it has the potential to be abused in equally extraordinary fashion.”

Source 1: John Battelle’s Searchblog (have a look to the data when the post has been published!!!)
Source 2: http://terranova.blogs.com

Per comodità passo all’italiano.

Ho cominciato lunedì a mettere in pista una piccola ricerca basata su un caso di studio.

Ad un certo punto mi serviva capire come una certa pagina veniva ricercata dagli utenti. In altre parole quali sono i termini inseriti in un motore di ricerca che come risultato danno un click su quella pagina.

Ora…sarebbe semplicissimo se il sito in esame è il mio: ho i log files, ho google analytics installato ecc ecc…
Ma se il sito non è mio?

Facciamo uno scenario plausibile:
Sto analizzando il mercato e voglio capire dove posizionarmi. O meglio, ho capito che mi voglio diversificare da un mio concorrente e prendere la fetta di mercato che lui non ha..come faccio a capire cosa gli utenti cercano??? Come faccio a capire con quali parole gli utenti trovano il mio concorrente?

Risposta: è impossibile.

Almeno, per me lo è. Non ho trovato strumenti che immettendo un URL mi dicono dettagli sul traffico del sito. Magari è anche giusto che sia così…cioè: che diritto ho io di sapere il con che parole le persone atterrano sul blog di Lyonora …ma…bho la cosa che mi fa rabbia è una sola: queste informazioni esistono. E sono forse una delle cose più preziose che un motore di ricerca ha. Cioè, oltre alle pubblicità, oltre al potere di bannarti da un momento all’altro dalla lista dei risultatati lui, il motore – sia esso Google/Yahoo!/Live ecc ecc..ha un’arma in più: sa come pensi.

Sa cioè come la tua mente formalizza il tuo pensiero…quali parole usi per descrivere quale bisogno.

Non so voi. Ma mi spaventa…poi…diamoci il giusto peso…ma a me sembra molto.

Cmq, parlando con un po’ di amici ho trovato tre workaround interessanti:
1. Web site reverse design: capisco su quali concetti punta
2. Adwords Keywords tool
3. Back link Anchor Text analysis

baci&abbracci

One Comment Post a comment
  1. TT #

    te l’ho detto l’altro giorno: Google si legge pure le mie mail… altro che sapere come penso, sa pure che faccio e dico.
    come si spiega altrimenti il fatto che parlavo di terme con la jessica e nella mia colonna di destra di gmail siano comparse quelle di Bormio? (che oltretutto era la meta in discussione)

    March 5, 2008

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