TourTech Events
Ho partecipato recentemente a due interessantissimi eventi legati al mondo delle tecnologie nel turismo.
Il primo, organizzato da ticinoinfo (cioè da noi) ha coinvolto 69 operatori del settore turistico e alberghiero a Locarno lo scorso 7 aprile. Sono intervenuti Lorenzo Cantoni, Lorenzo Ghini e Mattia Storni (con saluto iniziale da parte di Fabio Bonetti e piccolo antipasto da parte mia).
Come primo esperimento della nuova gestione di ticinoinfo non è stato male. Abbiamo avuto continuità rispetto alla mia storia personale (con la presenza di Lorenzo Cantoni) e continuità con la storia di ticinoinfo sa (con la presenza di Mattia Storni). Lorenzo Ghini ha iniziato a farsi le ossa in ambienti pubblici in vista dei futuri impegni e devo dire che se l’è cavata egregiamente 🙂
Il voto medio di gradimento del seminario è stato: 5.22/6 non male come “prima volta”.
A questo indirizzo è possibile trovare tutte le presentazioni: http://www.ticinoinfo.ch/formazione.html
Il giorno dopo, venerdì 8 aprile sono stato coinvolto dal Dr. Carlo Fontana (hotel lugano Dante – Lugano , Hotel Berna – Milano) in un focus group con alcuni interessanti personaggi sull’attività di booking online, promozione e CRM. Tralasciando il merito dell’incontro (per ovvie ragioni) devo dire che è stato davvero un interessante momento di confronto con professionisti del settore del turismo e delle tecnologie.
Davvero se l’innovazione fosse a tema tra chi lavora nel turismo e nell’ospitalità e ci fosse il modo di organizzare più eventi di questo tipo, coinvolgendo davvero gli albergatori e i professionisti in genere sulla tematica tecnologica molte cose cambierebbero.
Ma cosa ci fa rimanere ancora al palo (parlo di italia ma soprattutto di Ticino)?
1. la barriera culturale alle tecnologie, per cui davvero non è un problema di saper fare delle cose in prima persona, ma di capire l’importanza che rivestono e il fatto che spesso un’azienda può aiutare l’albergatore o il professionista nelle decisioni strategiche.
2. il web purtroppo (o per fortuna) non è più un “nice to have” ma è ormai “main stream”. Occorre (soprattutto in periodi di crisi) investire investire e ancora investire per aumentare la capacità di promozione e vendita.
3. l’associazionismo (malato) e la diffidenza. Bisogna, secondo me, sganciarsi da logiche un po’ vecchiotte di corporazione e cercare (per quanto possibile) di aggregarsi cerando soluzioni comuni per ottimizzare promozione e vendita. L’hotel vicino al mio non è quindi un competitor, ma un alleato per attrarre sempre maggiori turisti/visite.
Ultima frase da “amen” per un ipotetico predicatore (ogni riferimento è puramente casuale): le tecnologie sono lì fuori ed è tempo di sfruttarle appieno. Serve fiducia e risultati misurabili per competere in un mercato sempre più competitivo e arrogante.