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Bournemouth 09/2012: chessuccede in città?

La città mi ha accolto davvero bene. La gente, i colleghi, se possibile ancora meglio.

E sono davvero stupito e in un certo qual modo grato di questo inizio. La sera prima di partire sono solito fare mille congetture su come un viaggio, o in questo caso un cambiamento di vita, potrebbe andare. Mi scopro a riflettere sulle novità che mi attendono, sulle sfide e sulle esperienze, spero di fare nuove conoscenze che possano in un modo o nell’altro arricchirmi.
Spesso questi pensieri mi caricano come una molla.

Ma questa volta è stato diverso. Pensavo a quello che lasciavo, all’incertezza di quello che mi aspettava e sinceramente ero preoccupato e in qualche modo sfiduciato…quasi rassegnato.

Ma devo dire che la realtà ha spazzato via qualsiasi preconcetto. È vero non sono nella città che conosco a menadito. È vero la famiglia, gli amici e Isa non sono dietro l’angolo. È anche vero che ho cominciato questa nuova avventura solo da 12 giorni e che poco si può dire.

Ma a questo punto della mia nuova avventura le preoccupazioni lasciano decisamente il posto allo stupore e alla gratitudine.

Veniamo ai fatti 🙂 Il primo fatto è che c’è il sole (quasi) ininterrottamente da venerdì 31 agosto. E questa è già una notizia. Fa caldo. E anche se sono certo che può andare solo peggio (per ammissione di chiunque, autoctono o immigrato) per ora devo dire che si sta veramente bene.

Ho preso casa in un quartiere di Bournemouth decisamente bello. Merito della mia consulente immobiliare che ha saputo soddisfare ogni mia esigenza. Westbourne è un piccolissimo quartiere a pochi passi dal centro città e dal mare. L’appartamento non è certo paragonabile alla reggia  che certi amici americani si sono (giustamente) concessi ma è confortevole e piano piano sta diventando davvero cozy.

L’ufficio che mi hanno assegnato alla School of Tourism, primo piano della Dorset House (Talbot Campus)  è piccolo, si affaccia sull’entrata della facoltà ed è situato in una zona dove ci sono “…people who can look after you” come Caroline (la mia line manager) ha tenuto a sottolineare.

Sto incontrando persone davvero interessanti e sto lavorando intensamente sia ai corsi che cominceranno il prossimo primo ottobre sia alle pubblicazioni e/o progetti da qualche tempo in cantiere…e che dire… sono fatti, sono volti e sono situazioni e non più i pensieri di qui sopra che mi stanno caricando come una molla!

 

In ordine da sinistra a destra: (i) la mappa del campus con evidenziata la Dorset House, (ii) il mio ufficio – primo piano, ottava finestra da sinistra e (iii) il mio salotto “as it is – more to come” 🙂

*****

fine del momento strappalacrime e riflessivo…  🙂

One Comment Post a comment
  1. per un inizio, è meglio di “pas dégueulasse” ! Ciao Alessandro.

    September 15, 2012

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